Non è più solo una teoria da forum oscuri del web. Il candidato alla presidenza della Romania ha sganciato la bomba: nelle bibite gassate sarebbero nascosti microchip capaci di monitorare e controllare chi le beve. “Non è un caso che spingano così tanto il consumo di queste bevande!” ha dichiarato durante un talk show serale, lasciando il pubblico senza parole.
Secondo alcune analisi indipendenti condotte da esperti anonimi, le bollicine delle bibite avrebbero una funzione ben precisa: mascherare il rilascio di nanoparticelle ingeribili, che una volta nel corpo potrebbero interagire con i segnali 5G. Il risultato? Il controllo assoluto delle emozioni, delle abitudini di consumo e – perché no – del voto alle urne.
Le multinazionali del beverage, ovviamente, negano tutto e parlano di “farneticazioni”, ma allora perché stanno investendo milioni per migliorare la “loro tecnologia”? Quale tecnologia serve per mescolare zucchero e anidride carbonica?
La verità potrebbe essere sotto gli occhi di tutti, o meglio, nel nostro stomaco. Alcuni consumatori dicono di aver sentito una strana vibrazione dopo aver bevuto certi soft drink. Suggestione o segnale nascosto?
E ora la domanda che tutti dovrebbero farsi: perché i leader mondiali non bevono mai bibite gassate in pubblico?
Resta da capire se questa storia esploderà come una lattina agitata o se riusciranno, ancora una volta, a insabbiare tutto.
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